Mi sto regalando qualche settimana di solo fantasy, sia nelle letture che nelle serie Tv. Tra Luna nera di Tiziana Triana e Cursed su Netflix, sono ovviamente andata avanti con la rilettura del Signore degli anelli nella nuova traduzione di Ottavio Fatica. A maggio è infatti uscito Le due torri, un po’ più in sordina rispetto alla Compagnia dell’anello e alle contestazioni dall’epico sapore.
Vuoi che la colpa sia del Covid, vuoi che i lettori o hanno abbandonato l’impresa o si sono abituati alla nuova possibile versione, Le due torri ha fatto il suo ingresso in libreria indisturbato: manca ancora la mappa (aspettiamo con pazienza Il ritorno del re, ma continuo a pensare che non sia stata una mossa saggia) e la copertina risulta sempre con il fastidioso suolo di Marte in filigrana dorata.

A parte queste due perplessità, resto schierata dalla parte dei sostenitori del lavoro di Fatica. I personaggi hanno una parlata sempre molto riconoscibile (Sam e Pippin su tutti “parlano come mangiano”), l’epicità nelle scene di battaglia e negli scontri tra Maghi è mantenuta alta e il sole tramonta sempre a occaso denotando una scelta linguistica molto raffinata.
Ma, punto più riconoscibile, i nomi hano subito variazioni e serve anche qui un piccolo aggiornamento di lessico. La prima parte del glossario la trovate qui casomai ve la foste persa.
VECCHIA TRADUZIONE V.A.V. | NUOVA TRADUZIONE O.F. |
Entalluvio | Guado di Ent |
Il Mark | La Marca |
Gandalf Grigiomanto | Gandalf Cappabigia |
Ombromanto | Mantombroso |
Breccia | Varco |
Ovestfalda | Vallea di Westfold |
Vermilinguo | Rettilingua |
Dunclivo | Fanclivo |
Zoccofuoco (il cavallo di Éomer) | Zoccolodifuoco |
Nevecrino (il cavallo di Theoden) | Crindineve |
Helm Brandimartello | Helm Manodimaglio |
Trombatorrione | Borgocorno |
Mura Fossato | Muraglia del Fosso |
Dunland | Landumbria |
Sveltolampo | Sorbolesto |
Ucorni | Huorn |
Sudroni | Sudron |
Shelob | Aragne |
Pensare che «Dov’era Gondor quando cadde l’Ovestfalda?» possa diventare «Dov’era Gondor quando cadde la Vallea di Westfold?» è un duro colpo. Ma c’è una certa grazia britannica nella scelta, quasi fosse lo sfondo di un’avventura di Re Artù o di Robin Hood. La scelta di Aragne è un perfetto parallelismo con l’originale Shelob, ma qui ci vorrà un po’ perché ci faccia l’abitudine.
Se mi è scappato qualche nome fatemi sapere nei commenti.
Jules