
Da noi non può succedere
di Sinclair Lewis
Passigli Editori
L’ho trovato per sbaglio in una cesta di libri usati. Copertina in tela grigia e rigida, nessuna informazione sul frontespizio; sulla costa, in lettere dorate un po’ rovinate, il titolo Il postino di Neruda di Antonio Skármeta. Uno dei quei titoli che rientra nella categoria dei “come fai a non averlo letto”, non fosse altro per la trasposizione cinematografica con Troisi. Ho rimediato a questa lacuna, mi riprometto di vedere il film quando prima e oggi, 7 febbraio, gli dedico il calendario letterario. Oggi cade infatti il compleanno di Mario Jiménez, nato il 7 febbraio 1952, protagonista del romanzo e aspirante poetico postino che a volte importuna, a volte fa compagnia al grande Pablo Neruda, suo unico cliente.
«Si tratta di un lavoro da postino per Isla Negra».
«Che coincidenza», disse Mario. «Io abito proprio da quelle parti, nella caletta».
«Questo va benissimo. Il male è che c’è un solo cliente».
«Uno solo?»
«Eh sì. Alla caletta sono tutti analfabeti. Non sanno leggere neanche i conti».
«E chi è il cliente?»
«Pablo Neruda».
Mario Jiménez inghiottì quello che gli parve un litro di saliva.
«Ma è formidabile».
«Formidabile? Riceve chili di corrispondenza ogni giorno. Pedalare con la borsa sulla schiena è come portarsi un elefante in spalla. Il postino che lo serviva è andato in pensione gobbo come un cammello».
Jules
Ragionare e raccogliere le date nel fittizio mondo della narrativa, non è affare semplice. Passano in sordina, non essendo spesso funzionali allo svolgimento della storia; in molti casi non sono proprio indicate e restiamo con un effimero “Un giovedì di luglio del…”. Quando però i romanzi incontrano la Storia, quella da linea del tempo e sussidiari, il compito diventa più semplice. Oggi, 12 ottobre, ricordiamo un fatto di cronaca forse meno sentito dal pubblico italiano, ma che scosse la Gran Bretagna nel 1984: l’attentato a Margaret Thatcher al Grand Hotel di Brighton da parte dell’IRA, il movimento per la liberazione e l’indipendenza dell’Irlanda del Nord.
Jonathan Lee racconta, nel romanzo Il tuffo, pubblicato da Edizioni Sur, le settimane precedenti all’esplosione dell’ordigno che lasciò illesa e anzi, politicamente rafforzata, la Lady di Ferro. Si intrecciano tre punti di vista: quello del vice direttore dell’hotel, di sua figlia diciottenne e del fantomatico secondo attentatore (oltre a Patrick Magee) mai catturato.
Jules
P.s. I dettagli del romanzo li tengo per un prossimo futuro abbinamento. Intanto, se non ne avevate ancora sentito parlare, recuperate questa affascinante narrazione.
La prossima settimana ricominciano le scuole. Urla di disperazione da chi siede dietro il banco e da chi sale in cattedra. Tante speranze da entrambi i lati della barricata. Speranze di una buona classe, di un professore coinvolgente, di alunni interessati e di docenti preparati. La data del calendario letterario di oggi è rivolta principalmente agli insegnanti, di vecchio corso e fresca nomina: per far vedere come ogni polveroso corridoio scolastico possa nascondere ombre e affascinanti misteri.
Il 6 settembre è il giorno di apertura dell’anno accademico dell’esclusivo collegio britannico St Oswald, dove insegna il vecchio latinista Robert Stratley, de La scuola dei desideri di Joanne Harris.
Jules
Buongiorno e bentornati! È stato un proficuo mese di letture? Siete rientrati tutti dalle vacanze? Spero di sì, o le mie forze per affrontare settembre verranno improvvisamente meno, impegnate a consumarsi d’invidia.
C’è poco da fare: per quanto si cresca, si invecchi e si decada (o si maturi in barrique) l’inizio dell’anno, nella nostra testa, resterà sempre legato all’inizio della scuola. Settembre è il vero principio dell’anno, con buona pace di gennaio e del suo primato sulla depressione.
Come ogni coach suggerisce, è sempre meglio rientrare con calma, per non subire shock impossibili da gestire. Oggi ce lo prendiamo come fatidico squillo di tromba perché da domani il blog ritorna in funzione. Visto che per me agosto funziona da reset, vi faccio un piccolo memo delle rubriche che si riattiveranno.
Domani, come ogni primo del mese, riparte Ex Novo, in collaborazione con Collegio Nuovo- Fondazione Sandra ed Enea Mattei. Giusto un indizio: visto che questo è l’anno del bicentenario della morte di Jane Austen domani le renderemo omaggio.
A metà mese ritorna Yoga for readers, con Mappamundi Yoga per yogin*- lettori. Agosto è stato molto, molto, molto afoso (almeno dalle mie parti) e non sono stata constante come avrei voluto nella pratica. Sarà meglio ripartire da posizioni semplici e fattibili per le mie vertebre.
Ma eccoci alla Novità! Settembre 2017, e segnatevi la data perché verrà ricordata nei lustri a venire, è il mese di partenza del calendario letterario. Cos’è? Navigando e scarrocciando per il web ho trovato sempre moltissimi calendari letterari che celebrano nascite e morti di autori, pubblicazioni di prime opere e ristampe. Informazioni reperibili in maniera molto semplice ed immediata. I romanzi però vivono di vita propria e di un proprio calendario: spesso non ci si presta attenzione perché, a parte casi specifici, la data esatta di un avvenimento non incide sulla fruizione della storia. Sapere che che l’arrivo di John Harker nel castello di Dracula è fissato a inizio maggio non rende la vicenda più o meno spaventosa. Le storie sono però piene di questi riferimenti, a volte evidenti, a volte più nascosti. Ho deciso quindi di raccogliere tutte le date che riesco a trovare e darvene un piccolo memo. In modo da poter vivere un po’ in altri mondi paralleli. L’obiettivo finale sarebbe quello di avere almeno un evento letterario per ogni giorno dell’anno, ma la meta appare ben lontana. Mi piacerebbe avere anche il vostro aiuto: quando notate una data in un qualunque romanzo, fatemelo sapere.
E per finire… no, niente non ho altre novità pronte. Già elaborarne una è stato faticosissimo e chi mi sta intorno sa che ormai ho un’ossessiva attenzione per ogni numero o nome di mese in qualunque romanzo. Dopotutto, anche questo è dettaglio librario.
Jules
Il fashion blog di Anna da Re
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Pensieri a margine di quei cosi noiosi con tante pagine