
Tutti i lettori sono inconsapevoli praticanti dello yoga.
Avete mai letto con le gambe stese per aria o appoggiate contro il muro? State facendo “il pilastro”.
Avete mai sfogliato un volume a pancia in giù con la braccia incrociate sotto il mento? Complimenti, è la posizione del “coccodrillo”.
Siete mai stati a gambe incrociate? Sicuramente vi siete avvicinati alla posizione del “loto”.
Sono una “yogina” piuttosto recente: quasi un anno di pratica. La cosa che mi colpì di più durante le prime lezioni fu proprio la presenza di asana che “normalmente” usavo per leggere: il pilastro, il coccodrillo, il mezzo loto, mi accompagnavano da quasi una vita e non me ne ero mai resa conto. Con il passare del tempo, la pratica è diventata una componente importante della mia quotidianità e, acquisita quella minima (davvero minima) sicurezza, ho deciso di unire lettura e yoga in maniera più precisa ed organica.
Nasce quindi un’altra piccola rubrica: yoga for readers che combinerà letteratura e posizioni yoga. A volte saranno posizioni evocative di un determinato romanzo (o viceversa), a volte saranno posizioni utili e comode per la lettura. Ovviamente, per la parte dello yoga, mi avvalgo della preziosissima collaborazione di Mappamundi Yoga, centro di yoga a Padova. Le mie insostituibili insegnanti si sono prese carico delle spiegazioni riguardanti le asana e si sobbarcano anche il compito di fotografe. Hanno tutta la mia gratitudine per la grande esperienza che forniscono e anche per la pazienza.
Ci leggiamo domani con il primo consiglio yogico.
Jules
Ma che bella rubrica! Ho praticato yoga per un anno ma purtroppo ho dovuto smettere perchè le lezioni si scontravano con i miei orari lavorativi. Adesso posso farla anche a casa! 😉
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Ah bene spero allora che qualche asana ti venga incontro ✌🏻 sono sempre in lotta con gli orari di lavoro anch’io 😵
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